mercoledì 28 luglio 2010

Moto e Bimbi

Spesso ci capita di vedere in città bambini trasportati in moto o scooter nei modi più disparati, il traffico, il tempo sempre più tiranno che ci impone ritmi serratissimi, fanno sì che si cerchino nuovi modi per conciliare lavoro, figli e impegni vari. Di seguito alcune indicazioni quanto più generali, ma utili per qualsiasi tipo di mezzo a due ruote, per trasportare nel modo più corretto i nostri cuccioli.

Normativa.
Cosa dice la normativa: il trasporto dei bambini al di sotto dei 5 anni di età è vietato, come stabilisce l'Art. 170 comma 1bis del Codice della Strada. Dopo questa età il passeggero dovrà comunque arrivare alle pedane.
Dunque, a seconda del tipo di moto, scenderà l’età del bimbo, se pensiamo alle altezze diverse di montaggio delle pedane su di una moto stradale, o su una custom, piuttosto che su di un enduro.

Posizione sul mezzo.
E’ una ed una soltanto: al posto del passeggero, dietro il guidatore. Anche se è comprensibile che si pensi di tenere maggiormente sotto controllo il bambino se seduto davanti a noi, o addirittura in piedi (se si tratti di uno scooter), di fatto è rischiosissimo portare un passeggero davanti al guidatore, per una serie di motivi.

Difficoltà di guida e di manovra.
Il bambino seduto davanti a noi, di fatto ci ostacola nei corretti movimenti, inoltre per il naturale comportamento dei piccoli che difficilmente restano immobili per lunghi periodi di tempo, e sono facilmente distraibili, ci potrà capitare che il piccolo si giri repentinamente per guardare qualcosa che ha attratto la sua attenzione, o magari che alzi, altrettanto repentinamente, la testa, mettendoci a rischio di ricevere un sonoro colpo al casco, nel caso indossiamo l’integrale, o in pieno volto, se indossiamo un jet: in entrambi i casi, l’attimo di disorientamento causato può mettere in serio pericolo entrambi, sbandate o cadute possono avere conseguenze disastrose. Il bambino seduto davanti oltretutto avrà le gambe penzoloni, visto che non avrà alcun tipo di appoggio, situazione che acuirà ancora di più l’instabilità del guidatore del mezzo. Al piccolo può poi venire in mente di girarsi per guardarvi in faccia mentre vi parla: a questo punto il vostro spazio sulla sella, già ridotto, diverrà praticamente inesistente e vi troverete a guidare dal posto del passeggero, situazione inammissibile per una guida sicura.
Inoltre, nel trasportare un bambino seduto o in piedi davanti al conducente (ma anche in
macchina, davanti al conducente o al passeggero) si espone il bambino allo schiacciamento fra il corpo dell'adulto e la struttura del veicolo, che non è assolutamente progettata per fornire la benché minima protezione. Anche la velocità dell'aria, qualora il bambino vi sia sottoposto, può essere dannosa, specialmente se il casco o la giacca generano "effetto vela".

Casco.
Necessariamente dovrà essere un casco della esatta misura della testa del bambino:
guai infatti a far indossare caschi da adulto, in un’eventuale caduta potrebbe provocare danni gravissimi alla testa o alla base del collo. Il casco, analogamente a quello di un adulto, dovrà calzare in modo che non possa essere mosso una volta calzato ed allacciato.
Casco aperto o integrale? un casco integrale protegge testa e viso e, nel malaugurato caso di caduta, non si rischia di far riportare al piccolo passeggero segni permanenti sul viso, anche se è comprensibile che in un ipotetico tragitto casa/scuola di magari un chilometro si possa optare per un jet, meno costrittivo e di più facile calzata, ma è sempre da considerare che la caduta a basse velocità può far riportare abrasioni analogamente a quella in velocità, inoltre in città è senz’altro maggiore il pericolo di sbandamenti e cadute, dovuti al traffico convulso delle ore di punta.
C’è anche da considerare la dinamica delle accelerazioni della testa. Se paragoniamo adulti e bambini, rileviamo che la testa - per questi ultimi - è proporzionalmente più grande e pesante rispetto al resto del corpo. Non solo, la muscolatura del collo raramente è ben sviluppata, quindi il pericolo principale nell'uso di un casco più pesante dello stretto indispensabile è che questo solleciti in maniera estrema mente nociva il collo del bambino. Questo non solo in caso di incidente, ma soprattutto in frenata e in accelerazione.
Per quanto riguarda le case che producono caschi specifici per bambini ne esistono poche:

:arrow: NZI : offre caschi aperti, integrali e da enduro, disciplina esercitata già dai sei/sette anni con minimoto da enduro per l’appunto;
:arrow: AIROH : produce caschi integrali realizzati appositamente per bambini, il modello Baby Martin proposto con taglie che vanno dalla XXXS (50-51) alla S (56-57);
:arrow: LEM : produce il Jet junior
:arrow: ARAI : produce la calotta di misura XXXS
:arrow: FM : produce caschi sia aperti che integrali.

I prezzi variano dai 50 ai 90 € per i vari modelli.

Abbigliamento.
Purtroppo il mercato non offre granché nelle misure dei bambini. A parte l’abbigliamento prettamente da cross, dove è considerevole il numero di bambini che praticano tale disciplina e in cui case come la Ufo producono l’intera linea, esiste solo una casa olandese
la Louis di abbigliamento per moto in pelle per bambini, ma senza protezioni, vale a dire che protegge solo la pelle dalle abrasioni.
Paraschiena: vengono prodotti dalla Spyke e dalla Ufo in tre misure, tali da coprire le fasce dai quattro anni in poi. Anche Dainese produce un paraschiena per bambini, si chiama Boy 4-5.
La Tucano produce la linea kids di completi antipioggia, giubbotto e pantaloni, dai 4 ai 12 anni.
Per quanto riguarda giubbotti con protezioni, per i più grandicelli, possono essere utilizzati giubbotti da donna nelle taglie XXS, anche se abbastanza difficili da trovare.
Certamente dovranno essere adottati abiti che coprano interamente il bambino – giubbotto a maniche lunghe e pantaloni lunghi, e scarpe chiuse: cadute non augurabili, ma anche solo l’impatto dell’aria, di piccoli detriti o di insetti possono essere assorbiti da un simile abbigliamento.

In viaggio: durata del viaggio e velocità consigliata.
Sicuramente non esiste un limite di velocità che si possa consigliare, ognuno troverà il suo insieme con il passeggero, sicuramente non sarà elevatissima, diciamo che intorno ai 100/120 km/h il bambino/a non avrà difficoltà a rimanere seduto ben ancorato alle maniglie del seggiolino o al conducente.
Per quanto riguarda la lunghezza delle tappe, essa varia da bambino a bambino, ma comunque in genere sarà compresa fra i 100 ed i 150 km, al termine dei quali dovrà essere fatta una sosta, anche solo di cinque minuti, onde permettere al/alla piccolo/a di riposarsi, sgranchire le gambe e distrarsi, magari riprendersi dalla sonnolenza, principale pericolo durante il trasporto in moto: l’andatura regolare e la più o meno leggera vibrazione trasmessa dalla moto possono difatti essere causa di assopimento del passeggero adulto, figuriamoci di un bambino/a.
Ovviamente minore è l’età, minore sarà la tratta totale percorsa, ed il prolungarsi del viaggio farà sì che le tappe intermedie si accorcino via via.

Interfono.
Poiché il bambino/a sarà posizionato sulla sella posteriore, ed è sconsigliabile che il guidatore si giri di continuo per parlare! Sarà opportuna l’adozione di un interfono, che darà sicurezza al passeggero, e lo metterà in condizione di poter comunicare al guidatore qualsiasi problema, o semplicemente di essere rassicurato dalla voce dell’adulto con una semplice conversazione, e darà all’adulto un mezzo per poter controllare che il piccolo/a si trovi a proprio agio e sia perfettamente sveglio/a: al primo segnale di sonnolenza ci si dovrà ovviamente fermare.
In commercio ne esistono di vario tipo e prezzo, diciamo che il costo medio si aggira sui 50 € per un interfono a batteria, composto da auricolare inserito nel casco vicino all’orecchio e microfono sulla mentoniera, collegato tramite cavo a spirale con gli spinotti di collegamento alla centralina, assicurata alla cintura del guidatore. Esiste poi l'interfono Tuyaucom® che sfrutta la tecnologia dello stetoscopio medico, è composto da due tubi in gomma che vanno da casco a casco, ed il costo di un modello medio si aggira intorno ai 75 €.

Zaini e borse.
In nessun caso il bambino dovrà essere caricato del peso di uno zaino, con l’accelerazione il carico sulle spalle tirerà indietro il passeggero, ed il fisico del bambino non deve essere sottoposto a simili sollecitazioni, sia per motivi fisici di sovraccarico, sia per il fatto che difficilmente potrebbe destreggiarsi e rimanere in equilibrio in una simile situazione.
L’eventuale zaino scuola, carico notoriamente esagerato per la schiena di un bambino, come abbiamo avuto modo di leggere diffusamente sulla stampa, dovrà essere assicurato con un ragno sul portapacchi.

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